Con Ecomunera abbiamo iniziato a interessarci del tema della sostenibilità energetica dall’inizio della nostra attività. Nel nostro manifesto infatti esprimiamo la nostra visione dell’energia come bene primario, la nostra visione basata sulla costruzione di nuovi stili di vita e modelli di economia basati sulla riduzione dei consumi e l’uso responsabile delle risorse.
Negli ultimi due anni abbiamo seguito l’evoluzione della tematica delle comunità energetiche rinnovabili CER, quali consideriamo uno strumento importante per i cittadine e le comunità di prendere parte attiva nella transizione energetica ed ecologica. Con il progetto “Communities for Climate” abbiamo esplorato le possibilità e benefici delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) per il territorio ed i cittadini, costruendo una rete con cittadini, associazioni, collaborando con esperti e ricercatori come la realtà di ènostra e l’Università del Sannio, relazionandoci con progetti simili sul territorio nazionale e creando vari appuntamenti pubblici di discussione e confronto.
Dal nostro punto di vista abbiamo ritenuto necessario avviare un processo di costituzione di una CER che veda protagonisti i cittadini, il terzo settore e le associazioni del territorio, diversamente da altri progetti che invece sono incentrati e gestiti dalle amministrazioni comunali.
Gli obiettivi della CER Ecoinvolta sono molteplici sia a corto che a lungo periodo, tenendo presente che il quadro generale in cui si sviluppano le CER è molto dinamico e potrebbe evolversi molto rapidamente.
Innanzitutto, ci preme coinvolgere le persone nella transizione energetica, in quello che è un passaggio storico e per niente scontato, dall`uso massiccio dell’energia fossile a quella rinnovabile. Mentre spesso si pensa all’energia (ed alla crisi energetica) come un fatto tecnico e tecnologico, sappiamo in realtà è una materia sociale, perché ha a che vedere con l’suo che facciamo dell’energia nella nostra quotidianità e nell'economia. Quindi pensiamo sia importante che le persone sia consapevoli della produzione e del consumo di energia e della implicazioni che ha sia a livello economico che ambientale e sociale. La CER è in primo luogo uno strumento per prendere coscienza ed educarci collettivamente a un uso responsabile dell’energia, avendo come riferimento la sobrietà o sufficienza energetica. Abbiamo infatti imparato che il kilowattora più pulito è quello mai consumato quindi mai prodotto, per questo al centro mettiamo la necessità di cambiare il modo in cui consumiamo l’energia.
In secondo luogo, vogliamo contribuire a che molte piu persone possano diventare produttrici di energia attraverso piccoli impianti domestici fotovoltaici. La CER è appunto una aggregazione di consumatori (responsabili) di energia e di produttori di energia rinnovabile, che cercano di far coincidere la domanda con la produzione, traendone beneficio economico, tramite gli incentivi concessi dallo Stato, e benefici sociali, grazie alla promozione di iniziative collettive per il territorio e per i membri della CER stessa.
Piu concretamente, ogni persona fisica e giuridica può partecipare all’economia della CER come socio consumatore o produttore se si trova nel perimetro geografico della CER.
Per funzionare la CER deve avere degli impianti di energia rinnovabile (fotovoltaici nel nostro caso) associati. Questi possono essere di proprietà dei suoi associati, della CER stessa o di produttori terzi.
Mentre molte CER tendono a cercare grandi impianti fotovoltaici, magari di proprietà di grandi aziende energetiche, il nostro approccio punta a realizzare tanti piccoli impianti di proprietà dei soci. Infatti, da un punto di vista tecnico ed economico è sempre meglio avere un impianto installato laddove c’è anche l’utenza (il consumo), in modo tale che parte dell’energia prodotta può essere consumata direttamente (autoconsumo), mentre solo l’eccedente viene immesso nella rete elettrica. Gli eccedenti di tutti i soci produttori sono quindi resi disponibili per essere consumati dai soci consumatori, e questa sinergia viene incentivata e rappresenta il beneficio economico che gestisce la CER.
Ma come la CER Ecoinvolta favorisce l’installazione di impianti rinnovabili? Per ora e fino a novembre 2025 chi vuole partecipare a una CER come produttore può chiedere un contributo del 40% per l’installazione del fotovoltaico, erogato dal PNRR per residenti nei piccoli comuni (inferiori a 50000 abitanti). Abbiamo per questo attivato una collaborazione con la startup Koala per la gestione delle pratiche di richiesta di contributo. Koala è una start up di giovani professionisti locali che si dedica alla condivisione dell’energia e alle comunità energetiche, ed è il nostro referente e supporto tecnico nelle fasi di avviamento della comunità energetica.
Come detto sopra, una CER genera delle risorse economiche provenienti dagli incentivi quando opera correttamente. Questa risorsa viene poi in parte redistribuito tra i soci ed in parte usato per realizzare servizi e iniziative collettive e sociali, secondo quello che democraticamente decide la CER stessa. A quali iniziative pensiamo? Sicuramente a fare informazione sul consumo di energia responsabile e in generale sull’adozione di stili di vita e abitudini sostenibili, che fanno bene sia alle tasche che all’ambiente. Per questo sosterremo ed amplieremo lo “sportello sostenibilità“ (https://www.ecomunera.org/arch/sportello-sostenibilit%C3%A0) che è una iniziativa che abbiamo già avviato con Ecomunera e che stiamo studiando in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria Energetica dell’Università del Sannio.
Inoltre andremo a sostenere sinergie con progetti di attivazione sociale e trasformazione che provano a migliorare la qualità di vita in Irpinia puntando sulla sostenibilità e il rafforzamento delle comunità e dei legami sociali. Siamo già partecipando al progetto WEC del Forum Disuguaglianze e diversità (https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/welfare-energetico-climatico/) dedicato al welfare climatico energetico e agli strumenti di indagine e contrasto alla vulnerabilità e alla povertà energetica, dedicato al welfare climatico energetica. Quindi con la CER Ecoinvolta proveremo a a lavorare su questo tema e studiare gli strumenti con cui le CER possono contribuire a questa a causa.
In questo percorso stiamo già coinvolgendo realtà del mondo della ricerca perché pensiamo che lo scambio con le comunità universitarie rappresenta un importante arricchimento per il territorio e per iniziative come la nostra. Stiamo già collaborando con il master “Arint” dedicato alle aree interne della facoltà di architettura dell’Università Federico II di Napoli, e stiamo avviando la collaborazione con i Dipartimenti di economia e di Ingegneria Energetica dell’Università del Sannio per coinvolgere gli studenti delle attività della CER.